di Clara Ripoli
Le dichiarazioni successive alle stizzite reazioni suscitate dalla proposta di legge che prevede l'istituzione di un sussidio economico mensile alle donne che rinuncerebbero ad interrompere la gravidanza, avanzate a diverso titolo da alcuni consiglieri regionali, rischiano di essere peggiori della stessa proposta e di accrescere la distanza siderale esistente tra la sensibilità e il senso di responsabilità delle donne e un ceto politico asfittico e sterile, non in grado di prevedere l'impatto sociale e politico delle proprie iniziative. (...continua)