di Michele Masulli
Nel 1970, Albert Hirschman dava alle stampe un agile trattato, dove spiegava quali reazioni un membro di un’organizzazione possa esprimere nei momenti di declino della comunità a cui appartiene. Se lo schema delineato dall’illustre economista tedesco, applicabile in più settori della vita pubblica, in primis nell’ambito delle scelte di mercato, viene adottato in relazione ai meccanismi di rappresentanza politica e istituzionale, è possibile dedurre che il cittadino, davanti alla crisi del proprio Stato, possa assumere tre tipi di attitudini: la prima è quella di chi, condividendo profondamente i valori e i fini della comunità, pur non apprezzandone la conduzione corrente, esprime un atteggiamento di lealtà e cooperazione; la seconda è propria, invece, di colui che, nonostante dissenta dal governo dello Stato, decide di utilizzare i canali esistenti per protestare e provare ad incidere sulle scelte pubbliche; infine, c’è chi, in grave dissenso, preferisce farsi carico della decisione più drastica: abbandonare la comunità. (continua...)